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Opaco

Vesper, Rivista di architettura, arti e teoria 3, 2020


L’opacità è la proprietà di un corpo di non lasciarsi attraversare dalla luce, è un velo che si posa sugli oggetti interrompendo la loro trasparenza. Per questo motivo l’opaco disorienta e allo stesso tempo spinge l’osservatore a cercare percorsi alternativi di conoscenza: ad abbandonare il primato della vista per avvicinarsi alla scoperta del mondo attraverso gli altri sensi, attraverso l’ascolto critico dell’ambiente.

Il testo si interroga sulla difficoltà di guardare al mondo come a un oggetto sempre riconoscibile e rappresentabile, e dichiara la necessità di elaborare strategie di lettura dell’opaco inedite, capaci di interpretare gli effetti delle azioni umane e di inaugurare nuove ecologie politiche. In mancanza di coordinate visibili chiare, l’ascolto si presenta allora come un dispositivo particolarmente adatto a interpretare gli effetti e gli affetti, ovvero gli impatti dell’azione dell’uomo sul quotidiano.



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photo credits Nicola Di Croce